Nascita e ripercussioni delle grandi industrie in Alto Adige. Nel periodo tra le due guerre mondiali nel Südtirol si svilupparono monumentali centrali idroelettriche e impianti industriali, che sconvolsero l’assetto tradizionale della zona, costituendo le radici economico-sociali della “questione altoatesina”. Nomi come la Cardano (la più grande centrale idroelettrica d’Europa), la Montecatini di Sinigo e la Lancia di Bolzano. Questa ricerca non resta circoscritta all’ambito locale, ma evidenzia le connessioni del fenomeno con il quadro nazionale, la politica economica del governo e dei principali gruppi finanziari e industriali.
Maurizio Visintin, meranese, si occupa alternativamente di storia economica e di lavoro dell’Alto Adige contemporaneo e di storia economica e sociale dell’Alta Valle di Non. Nel 2001 ha pubblicato il libro: “Comodamente seduti sulle nostre carrozzelle elettriche”. Centrali sul Novella e ferrovia dell’Alta Anaunia (1898-1940). Nel 2003 ha contribuito con un saggio sulla centrale idroelettrica di Bolzano al volume Hochspannung: Technisches Kulturgut im Rampenlicht. Collaboratore di “Archivio trentino”, rivista semestrale del Museo storico in Trento, vi ha pubblicato studi sul nazionalismo regionale e sulla storia dell’industria altoatesina.