In questa sezione indichiamo i progetti di ricerca conclusi nel 2009.
L'impatto dei media sui modelli di percezione e di lettura della realtà ha da tempo prodotto effetti importanti sulla memoria. I media generano paradigmi sociali e culturali che articolano e razionalizzano il rapporto tra presente e passato; nello stesso tempo, sollecitano forme di ricordo condiviso, incidono in profondità sulla memoria collettiva.
Dal dicembre 2008 è stato attivato un seminario internazionale, a cadenza annuale, su “Memoria e Mass Media”, in collaborazione con l’Università degli studi di Trento.
L'incontro previsto il 18 novembre 2009, dal titolo Memorie riflesse. Lo schermo tra vero e falso, desidera studiare il cinema in tre prospettive diverse: cinema come luogo generatore di memoria, cinema come contenitore di memoria, cinema come oggetto di memoria.
Presso il santuario di San Romedio, in valle di Non, Andreas Hofer si recò in pellegrinaggio nel luglio del 1809 per invocare la protezione del santo.
Negli spazi del santuario saranno posizionati dei monitor e un videoproiettore che, situati in diverse postazioni, racconteranno il FATTO (la visita del “pellegrino” Andreas Hofer a San Romedio), il LUOGO (il santuario di San Romedio), e il PERSONAGGIO (Andreas Hofer nei suoi aspetti biografici).
La ricerca si propone di approfondire il tema della classe dirigente locale negli anni del fascismo. Tale nucleo tematico, successivamente minimizzato e marginalizzato a sostegno della tesi del fascismo come "fenomeno d’importazione", in realtà apre a ipotesi di ricerca nuove e stimolanti: certi tratti tipici dell’irredentismo trentino e del volontarismo nella prima guerra mondiale (seguìto anche in alcuni casi dalla convinta partecipazione all’impresa fiumana di D’Annunzio) sembrano anticipare diverse caratteristiche ideologiche del fascismo a venire. Consonanza, questa, che venne tra l’altro spesso sottolineata dai fascisti trentini.
La ricerca prende in esame la storia del Museo del Risorgimento di Trento dalla ideazione e fondazione fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. La nascita del Museo viene collegata e ricondotta all’interno di un vivace dibattito di inizio secolo sul tema dei musei trentini. La storia delle origini, in particolare, viene analizzata in rapporto al ruolo del Municipio di Trento, degli altri Istituti culturali cittadini, delle associazioni ‘Legione trentina’ e ‘Famiglia del volontario trentino’ principali donatori, ma anche motori della raccolta di documentazione e cimeli.